LA CRITICA
TESTIMONIANZE DI ALCUNI AUTORI
Di seguito riportiamo dei brevi estratti di testimonianze di alcuni autori che hanno parlato della sua opera artistica.
G. Werlen
«L'amour porté par lo yoga le pousse, non vers les Italiens classiques, qui fondent leurs touches l'une dans l'autre pour éviter l'effet personnel, mais vers les œuvres de nos grand fauves.»
S. Weiller Romanin Jacur
«…S. conduce un'indagine serrata della figurazione, ricollegandosi alla scuola postcubista per una scansione rigorosa dello spazio, che soltanto pochi anni or sono assumeva carattere quasi costrittivo di tessuto continuo, nel quale la figura compariva e scompariva a tratti, ritmata dal ripetersi della macchia bianca e del segno curvo interrotto. Queste caratteristiche subiscono successivamente una evoluzione sensibile: il tessuto si dirada, e compaiono invece elementi spaziali di luce-colore, laddove la scansione assume una linearità definita da ampi spazi ritmici…»
A. Tarantino
«Modulando il colore, scaldando un tono, essenzializzando la linea, interrompendo il segno, deformando i tratti, rinforzando i profili, spatolando con impasti dalla matericità granulosa, allargando le campiture, incidendo sottilmente le superfici, raffreddando la luce, riesce ad accordare, in una delicata sinfonia, ogni rapporto esistente tra i blocchi delle forme rappresentate.»
F. Solmi
«I termini visivi (l'immagine) restano quindi legati ai precari equilibri di quella contraddittoria 'logica dell'irrazionale' alla quale S. si è riferito nel titolo di un suo libro e che limpidamente può dispiegarsi soltanto nella dimensione 'improbabile' della poesia, nell'affioramento appunto degli scompensi, delle tensioni, delle incongruenze che solo magicamente si ordinano nel fatto plastico e pittorico.»
C. Munari
«Il tratto caratterizzante l'opera attuale consiste nell'inscrivere in uno spazio fluido e indeterminato i segni emblematici di una presenza: ma quella presenza – ch'era involucro di fisica grevità – viene catturata nella sua essenzialità e, una volta ricondotta sulla superficie, si trasforma nell'esatto riflesso dell'emozione che l'ha promossa.»
S. Maugeri
«…ha una sua personalità e una sua idea della scultura, intesa come mezzo per rappresentare, con intelligenza e con amore, l'uomo e le sue vicende, l'indagine di una tipologia che scandagli nei moti della psiche e li traduca mediante l'elaborazione di strutture plastiche atte a fermare atteggiamenti, a indicare le ragioni segrete di una personalità, il suo autentico modo d'essere e non di apparire.»
S. Marini
«…per lui l'arte è ricerca della realtà interiore e la pittura è un supporto che cerca il legame profondo dello spirito col dato oggetto.»
V. Benvenuti
«L'esperienza gli offre un linguaggio proprio, che i mezzi espressivi razionalmente impegnano, secondo una sensibilità che si libera e si rende più efficace ed operativa, quanto e meglio l'artista è riuscito ad assimilarne la conoscenza. In tale particolare prerogativa S. si inserisce e si muove agilmente, sia quando fa della cronaca, sia quando la trasforma nella concretezza dell'immagine, nel momento stesso in cui si compie.»
A. Bambara
«Lo spirito che pervade l'opera "Porta dei Fiaccolari" ci ricollega all'atmosfera delle arti e mestieri tipiche dei portali romanici.»